Rita Pavone choc mi hanno riportato in vita per un pelo

pavoneLa cantante Rita Pavone sarà in gara al 70° Festival di Sanremo 2020. Il destino le è stata vicino su un tavolo operatorio quando è stata salvata in extremis nel 2003: «Avevo piccole fitte al petto a cui però non davo nessuna importanza, cantavo, andavo di qua e di là, ballavo come una matta, fino a che sono piombata a terra ché l’aorta era quasi già bella e otturata. Mi hanno riportata al mondo per un pelo». Poi nel 2010 Renato Zero la vuole tra gli amici-colleghi sul palco di Villa Borghese nei concerti con cui festeggia i 60 anni. «Mi ero ritirata già da cinque o sei anni. Dissi a Renato: “Non annunciarmi, non dire niente…” e arrivai in scena a sorpresa. Scoppiò il finimondo. Così mi son detta: cosa ci faccio a casa, con le mani in mano? E da allora mi sono rimessa in marcia». La marcia prosegue con questo pop-rock in gara al Festival, «Niente (Resilienza 74)», scritto da Giorgio Merk, suo secondogenito, un brano in cui Rita riafferma se stessa, una vita e una carriera di assoluta indipendenza. «Ho sbagliato più quando mi sono fidata di altri che quando ho fatto di testa mia». Una carriera lunga 58 anni, idolo dei teenager italiani a 16 anni e star internazionale prima in classifica in Inghilterra e nelle top ten americane ad appena 20 quando si esibì alla Carnegie Hall a New York. E più volte invitata all’«Ed Sullivan Show». «Alla fine di una puntata di cui era ospite anche Elvis Presley, uno dei miei miti, lui si avvicina e mi fa: “Sei in gamba, ragazza. Farai strada e sarà molto lunga”. Toccai il cielo con un dito». Profezia avverata: «Infatti sono ancora qui, grazie alla mia voce che è rimasta intatta. La faccia no, le rughe mostrano per intero la mia anagrafe. Ma di quelle non mi è mai importato nulla». Anche le polemiche non la scalfiscono: «Sono a Sanremo per cantare, l’unica cosa che mi rende felice».

Rita Pavone choc mi hanno riportato in vita per un peloultima modifica: 2020-01-22T15:41:20+01:00da nessi-15