Marco Columbro dopo il coma ho dovuto imparare di nuovo a camminare e parlavo rallentato

Marco Columbro racconta il risveglio dal coma, verificatosi in seguito a un ictus avuto nel 2001. Il popolare conduttore tv, ospite di Pierluigi Diaco a BellaMà, ha ricordato quell’episodio drammatico che ha cambiato il corso della sua vita, almeno dal punto di vista professionale.

Un evento sfortunato ma che ha aiutato Columbro a evitare rischi ancora più gravi. Marco Columbro: “Non riuscivo più a fare cose banali”. “Mi sentivo frammentato, ho dovuto imparare di nuovo a fare la barba, a camminare, a usare le posate”. “È difficile da spiegare ma ti senti frammentato”, ha spiegato Columbro ricordando quell’episodio così complesso, “Non sapevo più chi fossi.

Poi non riuscivo a fare cose banali, come saltare a piedi uniti, e parlavo rallentato: ero preoccupato di non poter tornare a fare teatro”. A quel momento è seguito un lungo periodo di riabilitazione durante il quale il presentatore ha dovuto imparare di nuovo a esercitare i movimenti più semplici: “Ho dovuto imparare nuovamente a fare tutto: la barba, camminare, usare le posate, come fossi un bambino che nasce in un corpo da adulto, ma con la mente a pezzi.

Grazie a quell’ictus, però, i dottori hanno scoperto un aneurisma che avevo nel cervello e che probabilmente mi sarebbe stato fatale. Marco Columbro: “Mai in un reality”. “Mi hanno chiesto più e più volte di fare il ‘Grande Fardello’ ma non mi interessa. Che cosa mi porterebbe?”, così Marco ha confermato l’intenzione di non partecipare ad alcun reality show, programmi televisivi che gli sarebbero stati offerti a più riprese ma che non incontrerebbero l’interesse di Columbro.

Un rifiuto confermato anche da Diaco che ha svelato di avere scoperto che Marco, negli anni, avrebbe rifiutato diverse proposte di questo tipo. Tornerebbe in tv, ha spiegato il conduttore, solo laddove gli fosse offerta la possibilità di lavorare da autore a un suo programma. Una circostanza che, al momento, non si è ancora verificata.