Eleonora Giorgi ritornei sul set con un ruolo da protagonista

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Eleonora Giorgi ripercorre le tappe della sua carriera che si è intrecciata ai due matrimoni. “Dopo Compagni di scuola ho deciso di smettere e sono andata a vivere in campagna”, dice. Oggi le piace partecipare a programmi televisivi “La tv mi ha restituito la libertà di esprimermi” e tornerebbe sul set solo con una parte da protagonista. Eleonora Giorgi parla chiaro che si tratti dell’amore del figlio Paolo Ciavarro per Clizia Incorvaia dei tanti ritocchini fatti (ha ammesso di essersi rifatta completamente il viso, o di vita privata, l’attrice 67enne è schietta e diretta. Come anche sulla carriera; dagli esordi al suo ruolo più bello all’eventualità di un suo ritorno sul set. “Ma solo se non mi propongono ruoli da nonna”, dice. E tu, ricordi com’era? Eleonora Giorgi ha iniziato a recitare per caso, quando per racimolare qualche soldo faceva la modella: “L’agenzia di modelle ha inoltrato la mia foto”, racconta in un’intervista a La verità, “insieme a centinaia di altre, al produttore Tonino Cervi che stava cercando una sostituta di Ornella Muti, protagonista de Le monache di Sant’ Arcangelo di Domenico Paolella. Sulla scia di quel film stavano preparando il seguito, Storia di una monaca di clausura”. E da lì è partita una lunga carriera che si è intrecciata ai due matrimoni: con l’editore Angelo Rizzoli, durato dal 1979 al 1984 (da cui nel 1980 è nato il figlio Andrea) e con il collega Massimo Ciavarro (padre dei Paolo), dal 1993 al 1996. “All’inizio ho fatto un film dietro l’altro, finché ho incontrato Angelo Rizzoli e con lui ero determinatissima a una vita esclusivamente privata. La cosa pazzesca è che lui invece non voleva. Io non avevo forse capito che lui, a modo suo, era molto compiaciuto di avere una moglie brillante, poi aveva a cuore il mio benessere e ragionava per me: è stato un marito pigmalione, quasi un padre, pur avendo solo dieci anni più di me”. Il ruolo che più ha amato è quello di Nadia in Borotalco di Carlo Verdone, che le valse un David di Donatello, il Nastro d’ argento e il premio del festival di Montréal: “Un personaggio femminile scritto come raramente accade in Italia. Lei non è un oggetto, è una protagonista, con un suo sviluppo”, prosegue nell’intervista. Ma l’apice arriva grazie a Nino Manfredi con Nudo di donna: “Nino mi ha scelto per interpretare sua moglie pur avendo 30 anni più di me: era più grande di papà! Preparando con lui il film per quattro mesi, è come se avessi fatto tre anni di Centro sperimentale! Abbiamo lavorato sulle battute, sull’accento veneziano, sulla creazione del personaggio, sui suoi obiettivi, sulla sua psicologia, sull’azione delle scene… Fino ad allora avevo sempre costruito il personaggio d’ istinto”. I film in cui Eleonora Giorgi ha recitato sono nella storia delle commedie all’italiana. Mani di velluto, Mia moglie è una strega, Borotalco, Grand Hotel Excelsior, Sapore di mare 2. “Dopo Compagni di scuola, in cui Verdone mi ha richiamato, ho deciso di smettere e sono andata a vivere in campagna, dove ho scoperto l’agricoltura biologica. Ho fatto il green prima di chiunque altro: ho progettato giardini e parchi, ho ristrutturato casali, ho studiato”. Qualche trasmissione televisiva: “La tv mi ha restituito la libertà di esprimermi”, dice. Il ritorno al cinema ci sarà solo a certe condizioni: “Solo se mi arrivasse un ruolo da protagonista. Perché un attore fino ai suoi 80 anni può fare il protagonista, mentre le attrici arrivano a 60-62 anni e si sentono dire: ‘Che cosa ti faccio fare? La nonna? La zia? La madre sotto pasticche?’. Spiegatemi, perché?”.

Eleonora Giorgi ritornei sul set con un ruolo da protagonistaultima modifica: 2021-04-22T19:45:25+02:00da nessi-15