Jerry Calà e il malore i no-vax sono scatenati colpa del vaccino lui risponde così

Jerry

L’attore Jerry Calà ha voluto replicare in prima persona a chi ha scritto che potesse essere colpa del farmaco. Jerry Calà è fuori pericolo dopo l’infarto che l’ha colpito nella notte tra venerdì e sabato. Si trovava a Napoli per le riprese del film “Hanno rapito Jerry Calà: il riscatto è un problema”.

Dopo ore in cui non si avevano notizie sullo stato di salute dell’attore sono stati proprio i suoi manager e poi Mara Venier a dare gli aggiornamenti e a informare tutti i fan di Jerry che lui sta bene, domenica 19 marzo, è stato proprio Jerry Calà a scrivere su Twitter per rispondere a una serie di congetture nate intorno alla causa del suo infarto ovvero il vaccino. “Mi hanno avvertito di commenti ignobili su quello che mi è successo e infatti non li leggo proprio”, ha scritto l’attore mettendo così a tacere chiunque voglia continuare fare tali allusioni l’agente dell’attore: “Non è già più in terapia intensiva, ha avuto un piccolo infarto e gli hanno messo uno stent”. Dopo il malore di due sere fa, l’operazione e la paura, Jerry Calà sembra stare meglio: «È un leone, vuole tornare subito sul set», ha fatto sapere il suo manager.

Ma come spesso accade, sui social si sono scatenati i soliti commenti di haters e no-vax, che hanno subito puntato il dito, come causa del malore improvviso che ha sofferto, contro il solito colpevole: il vaccino contro il Covid-19. Tra i tantissimi messaggi di vicinanza ad uno degli attori più amati del cinema italiano, c’è anche qualcuno che ha inondato i profili social di Calà di insulti, insinuando che la causa dell’infarto che ha colpito l’attore sia il vaccino per il Covid. In passato era stato lui stesso ad esporsi per la campagna del vaccino Covid, con tanto di apparizioni pubbliche insieme al virologo Fabrizio Pregliasco.

L’attore  è già stato spostato dalla terapia intensiva, ha replicato agli haters: «Mi hanno avvertito di commenti ignobili su quello che mi è successo e infatti non li leggo proprio». Anche l’amico Umberto Smaila in soccorso di Jerry Calà, preso di mira da No vax sui social dopo essere stato colpito da un infarto a Napoli durante i lavori per il film Chi ha rapito Jerry Calà.

Tra i tanti auguri di pronta guarigione per l’attore e showman, ci sono stati infatti diversi messaggi di chi invece lo ha attaccato per essersi «guadagnato il tuo infarto», nel delirante collegamento dei contrari ai vaccini anti Covid, privo di basi scientifiche, secondo cui proprio il ricorso al farmaco per proteggersi dalla malattia lo abbia portato in ospedale.

Lo stesso Calà sul suo profilo Twitter aveva risposto a muso duro ai No vax, con un tweet irritato dal letto della clinica Mediterranea di Napoli, dopo l’intervento in cui gli è stato inserito uno stent coronarico: «Mi hanno avvertito di commenti ignobili su quello che mi è successo e infatti non li leggo proprio», aveva scritto lo showman 71enne. E a dargli man forte c’è stato anche l’amico storico Smaila, che al Corriere della Sera ha aggiunto: «Certi commenti mi sembrano proprio fuori tempo massimo, ma ormai sappiamo com’è il mondo dei social, sappiamo giudicarlo nel bene e nel male – ha spiegato Smaila – Criticano Jerry perché si è vaccinato? E invece meno male che l’ha fatto. Io come lui e come le persone dotate di senno l’abbiamo fatto e quindi sono felice».

 

Jerry Calà e il malore i no-vax sono scatenati colpa del vaccino lui risponde cosìultima modifica: 2023-03-20T15:13:18+01:00da nessi-15