Romina Carrisi in passato ho lavorato in uno strip club

Romina Carrisi, in passato ha studiato a Los Angeles e qui ha anche lavorato in uno strip club. La figlia minore di Al Bano e Romina Power, Romina Carrisi, ha rilasciato un’intervista a Il Fatto Quotidiano, che poi è stata riportata dal sito Fanpage.it. Romina ha raccontato della sua esperienza in America per studiare recitazione. Ma ciò l’ha spinta ad assaporare un desiderio di normalità, poiché non si è mai sentita una “figlia di papà”. A Los Angeles ha quindi deciso di lavorare in uno strip club: “Volevo vivere una straordinaria normalità, anche perché non mi sono mai sentita una figlia di papà. Semplicemente avevo bisogno di provare esperienze nuove, di tuffarmi in un mondo completamente sconosciuto. Ho osservato molto, mi sono divertita, ho fatto incontri assurdi”. A tal proposito ha raccontato qualche aneddotto di quel periodo di lavoro: Ogni tanto arrivava Quentin Tarantino: gli piaceva una ragazza che somigliava molto ad Uma Thurman. Noi cameriere eravamo costrette a dare tutte le mance al manager del locale, un tipo stron*issimo. Una sera un cliente iraniano s’innamora di me e mi rifila mance da 100 dollari, così correvo in bagno e m’infilavo di nascosto le banconote negli stivali. A fine serata il capo mi disse: “Com’è che non hai tirato su manco dieci dollari?”. Io feci la faccia da svampita e me ne andai soddisfatta, con le banconote nello stivale. Ma ciò che spinse Romina Carrisi a volare oltreoceano era la voglia di studiare recitazionee il bisogno di trovare la propria dimensione… Romina Carrisi non è andata negli Stati Uniti per capriccio, ma perché voleva studiare recitazione. E voleva dare una svolta alla sua vita da un punto di vista lavorativo: “Me ne sono andata in America a studiare. Volevo scendere dalle montagne russe, smettere di far parte di un film corale per il quale non avevo fatto nemmeno il provino”. Questa scelta le è servita molto perché gli anni di studio le hanno permesso di trovare la sua dimensione non solo dal punto di vista personale, ma anche nel mondo dello spettacolo. Ho capito che l’attenzione morbosa non è un forma d’amore, soprattutto quando il pubblico di terze persone veniva e mi giudicava, mentre io crescevo e mi sentivo sola. Ho studiato quattro anni a Los Angeles recitazione, improvvisazione e scrittura. Sono andata per studiare e preparami e ho capito che mi piace di più stare dall’altra parte delle telecamere. Ho fatto anche l’attrice e mi piace stare in scena, ma ho compreso che cercavo dei ruoli soprattutto per nascondermi. Oggi, anche grazie alla psicoanalisi, ho trovato la mia dimensione: più che celarmi dentro un personaggio, voglio essere libera di esprimere me stessa.